Come sta andando il mercato immobiliare nelle Regioni dell’Italia settentrionale? Sono tantissime le persone che si pongono questa domanda. Nulla di strano, anzi! Il settore real estate, infatti, è stato sia uno dei più colpiti dalla crisi epocale del Covid, sia uno di quelli che si sono ripresi più in fretta dopo la fine delle restrizioni.
A inizio 2022 hanno iniziato a palesarsi alcune delle criticità frutto dell’esplosione dell’economia dopo lo stallo del lockdown e, nel contempo, è scoppiata la guerra in Ucraina.
Questa congiuntura ha portato, come ben si sa, a un’inflazione che non si vedeva da anni. A livello nazionale, con le compravendite interessate da un aumento tendenziale del 10,1% tra il primo semestre del 2021 e quello dell’anno in corso, la situazione non sembra ancora risentire delle situazioni sopra citate. Come vanno di preciso le cose nel Nord Italia? Rispondiamo a questa domanda analizzando nello specifico la situazione di tre centri urbani rappresentativi dell’intera zona, almeno per quanto riguarda la popolazione. Stiamo ovviamente parlando di Milano, Torino e Genova.
Settore immobiliare a Milano: prezzi in continuo aumento
Quando si parla della situazione del momento per quanto riguarda il settore immobiliare a Milano, non si può non chiamare in causa la cavalcata dei prezzi, che sembra proprio non volerne sapere di fermarsi.
Gli aumenti più consistenti non si registrano in centro – dove, ormai da tempo, è stata superata la soglia psicologica dei 10.000 euro/metro quadro – ma in zone periferiche. Per amor di precisione, è più corretto parlare di zone interessate da un processo di gentrificazione. Un esempio? Il quartiere NoLo. La zona a nord di Piazzale Loreto, snodo importantissimo anche per via della presenza della metropolitana e dell’incrocio tra la linea verde e la linea rossa, negli ultimi anni è stata interessata da una profonda riqualificazione.
Mediamente più interessanti per il ceto medio, le zone periferiche di Milano dove le quotazioni degli immobili stanno aumentando in maniera più consistente comprendono anche il quartiere Santa Giulia.
Torino: prosegue il trend espansivo
Anche Torino si contraddistingue da un trend espansivo per quanto riguarda gli aspetti fondamentali del mercato immobiliare. Crescono le compravendite, confermando la dinamica iniziata con il 2021, e aumentano le quotazioni delle case.
Come evidenziato da un recente e autorevole rapporto, chi cerca case in vendita Torino deve aspettarsi, rispetto all’anno scorso, un aumento del 2% circa per gli immobili residenziali sia nuovi, sia usati.
Un aspetto distintivo e interessante del mercato immobiliare torinese è legato al fatto che, essendo molto alta la domanda, si può apprezzare una forbice non troppo consistente tra il prezzo effettivo dell’immobile e quello chiesto agli acquirenti.
Genova: aumentano le compravendite ma si riducono i prezzi
Cosa si può dire, invece, in merito alla situazione del capoluogo ligure? Che aumentano le compravendite immobiliari, seppur con una flessione positiva meno potente rispetto a quella nazionale, e diminuiscono le quotazioni degli immobili.
I dati in questione riguardano il primo semestre dell’anno in corso e il confronto con i primi sei mesi del 2021, il primo dopo il cigno nero che, nel 2020, ha duramente colpito il settore immobiliare in tutta Italia.
Numeri alla mano, nel corso dei primi sei mesi del 2022 a Genova sono state effettuate 4.780 compravendite immobiliari. Se si confronta questo dato con quello dell’intervallo compreso tra gennaio e giugno 2021, si può notare una flessione positiva del 5,2%. Si tratta di una percentuale che, come già accennato, è inferiore rispetto alla media nazionale del 10,1.
Per quanto riguarda le quotazioni medie degli immobili, si può notare una flessione delle unità usate. Rispetto al primo semestre del 2021, si parla, infatti, di una variazione negativa dello 0,7% circa. Concludiamo ricordando che il 78% delle compravendite immobiliari avviene previa richiesta di accensione del mutuo.