Il documento di riconoscimento è munito di fotografia e viene rilasciato dalla pubblica amministrazione italiana o da altri Stati, e, pertanto, permette l’identificazione personale del titolare.
Il documento di riconoscimento più importante è la Carta di Identità che può essere sostituita da un documento equipollente, purchè munito di fotografia e timbro, rilasciato da una amministrazione dello stato.
Sono definite equipollenti, quindi:
- Passaporto
- Patente
- Patentino per la conduzione di impianti termici
- Porto d’armi
- Tessere di riconoscimento munite di foto
Esiste una regola generale per chiarire quali siano i reali sostituti del documento di riconoscimento, ed è fissata da un Decreto del Presidente della Repubblica del 2000. Questa indica, ad esempio, che la patente rappresenta un valido documento di riconoscimento anche nel nuovo formato tessera. Infatti, essa contiene i requisiti previsti dalla legge per poter identificare un cittadino italiano. Sono qui contenuti i dati per potersi considerare “documento di riconoscimento”, ossia:
- essere munita di fotografia;
- timbro e altro segno equivalente;
- e poi il fato di essere rilasciato da una amministrazione dello Stato.
Secondo il D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, e chiarito dal Ministero delle Infrastrutture e dell’Interno, quindi, tali documenti sono considerati validi ed equipollenti, anche nel nuovo modello senza indicazione di residenza.
Lo stesso discorso non vale per la tessera sanitaria, poiché priva di fotografia. Pertanto, il codice fiscale mancando di uno dei tre requisiti essenziali previsti dalla legge non può certificare la nostra identità ma può, sicuramente, attestare i nostri dati anagrafici. Il fatto che per la legge non possa identificarci non significa che sia un documento poco importante. Per creare in pochi secondi il tuo codice fiscale puoi usare questo sito http://www.calcolacodicefiscale.net/ disponibile in diverse lingue, italiano compreso.
Documenti di riconoscimento validi, la patente di guida
La patente di guida viene rilasciata, ovviamente dopo aver superato l’apposito esame, dagli uffici competenti dopo aver ricevuto l’accertamento dell’identità personale del titolare, in base alla documentazione presentata dall’interessato, in forma di dichiarazione sostitutiva.
La legge prescrive anche le caratteristiche che il supporto usato per la patente deve avere come per esempio le regole riguardo la sicurezza e la tecnologia dei materiali utilizzati. La validità della patente come documento di riconoscimento riguarda il territorio italiano. Invece, all’estero, non è la stessa cosa, infatti potrebbe non essere considerata come un documento valido. Questo secondo l’articolo 35 del DPR del 28 settembre 2000 n.445.
Comunque, nei documenti di identità e di riconoscimento non è considerata necessaria l’indicazione o l’attestazione dello stato civile, se non sia stata definita e richiesta nello specifico dal richiedente.
Nel momento in cui un dipendente pubblico non dovesse accettare la patente come documento di identità, incorrerebbe nella violazione dei doveri di ufficio, riportata sempre nel DPR. Questo, nello specifico, è un testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa. L’articolo 74, invece afferma che si costituisce una violazione dei doveri di ufficio se c’è mancanza di accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni del testo unico.
Cosa afferma la legge in relazione ai documenti di riconoscimento
Secondo il DPR n.445 del 2000, all’articolo 35, comma 2, la carta di identità è il documento per eccellenza. Nell’articolo 1, comma 1, si afferma che i documenti rilasciati o rinnovati, successivamente all’entrata in vigore del decreto legge 9 febbraio 2012, n.5, convertito in legge 4 aprile 2012, n.35, hanno scadenza nel giorno del compleanno dopo lo scadere del decimo anno.
Comunque, secondo il Codice della Strada, secondo l’articolo 180 relativo al “possesso dei documenti di circolazione e di guida”, afferma l’obbligo di avere un documento di riconoscimento, oltre ad una patente valida.
Se nel caso si fosse smarrito un documento di identità, è necessario denunciare in modo tale da attivare il processo amministrativo relativo al rilascio del duplicato di documenti di riconoscimento o attestanti stati dell’interessato.
I documenti di riconoscimento per i minori
Il documento attestante l’identità di un soggetto ha il compito di identificare la persona, in questo caso, il minore. Per i cittadini italiani questo è un documento valido per l’espatrio in alcuni Paesi. Chiaramente, prima di partire, è necessario controllare nel sito della Farnesina, nella sezione dedicata ai viaggi, per individuare quale sia il documento di viaggio richiesto in base al Paese.
Ai cittadini italiani, ormai non è più richiesta l’esibizione della carta di identità durante l’ingresso negli Stati che hanno aderito all’accordo di Schengen. Comunque resta necessario possederlo, nel caso dovesse essere richiesto di dimostrare la propria identità.
Il suddetto documento di riconoscimento per i minori viene rilasciato a tutti i cittadini residenti sin dalla nascita e, dopo l’emanazione del decreto legge n. 70/2011, è stato eliminato il vincolo minimo di età che era a partire dai 15 anni. Il documento, quindi, risulta valido 3 anni per i minori di tre anni, 5 per la fascia 3-18 anni e 10 per chi ha superato la maggiore età.
Se il documento dovesse essere in scadenza, è possibile richiedere il rinnovo sei mesi prima della data della stessa scadenza.
Da ultimo, in relazione agli articoli 292 e 293, del Regio Decreto 635/40, come ribadito dalla Circolare del Ministero dell’Interno del 14 marzo 1995, “l’identità dei componenti le famiglie degli impiegati civili e militari dello Stato può essere dimostrata con l’esibizione della tessera che viene rilasciata dalle amministrazioni di appartenenza a prescindere dall’età dei figli“.