La sostituzione della caldaia è un’operazione fondamentale, che fa parte di quei servizi di idraulica per la manutenzione ordinaria di qualsiasi famiglia e di qualsiasi casa; si tratta di un lavoro delicato, che richiede competenza e sensibilità da parte del proprietario o dell’azienda incaricata a effettuare l’intervento.
I motivi principali per cui si rende necessaria la sostituzione sono molteplici: il deterioramento o lo scadimento degli elementi interni, eventuali problemi tecnici dovuti all’irregolarità nell’utilizzo del dispositivo oppure semplicemente l’usura nel tempo. In questa guida, esamineremo insieme tutti gli aspetti relativi al momento in cui diventa necessario procedere con la sostituzione della propria caldaia ed affronteremo argomentando le soluzioni su come gestire al meglio la fase successiva.
I sintomi che indicano la necessità di una nuova caldaia
I sintomi che indicano la necessità di una nuova caldaia sono diversi: quando la vostra attuale caldaia non riesce più a produrre abbastanza acqua calda o diventa sempre meno efficiente nel riscaldare la vostra abitazione, per esempio, è il momento di pensare alla sua sostituzione. Le prestazioni della caldaia possono ridursi a causa di alcune parti difettose che possono essere riparate, ma se il guasto riguarda un elemento di base come la resistenza o il bruciatore, la sostituzione totale è l’unica soluzione.
Quando la vostra attuale caldaia diventa troppo costosa da riparare, quando le fiamme diventano anomale e di un colore giallo/arancio/nero, quando i tempi di riscaldamento sono troppo lunghi o quando l’acqua non viene più riscaldata, è necessario prendere in considerazione l’installazione di una nuova caldaia. Un altro motivo per sostituire la propria caldaia potrebbe essere la necessità di utilizzare un modello più efficiente a livello energetico per risparmiare sulla bolletta.
In molti casi, le case più vecchie necessitano di un aggiornamento all’ultima generazione di caldaie, in modo da rimanere al passo con le normative sulla sicurezza e con l’efficienza energetica. Se siete in possesso di una caldaia vecchia e mancante di certificazioni di sicurezza, quindi, sarebbe meglio considerare la sua sostituzione al fine di evitare problemi.
Quale tipo di caldaia scegliere
Il primo passo nella sostituzione della caldaia è determinare con quale tipo di caldaia effettuare questa sostituzione . Ci sono diverse opzioni, ma le più comuni sono a condensazione, a pellet e a olio combustibile: la scelta dipende dal tipo di combustibile che si ha a disposizione e dalle esigenze di riscaldamento della propria abitazione.
- Una caldaia a condensazione è alimentata a gas naturale o GPL e funziona convertendo il calore rilasciato durante la combustione del gas in energia termica. Il principale vantaggio di questa caldaia è rappresentato dal fatto che ha un’alta efficienza rispetto ad altri tipi di caldaie, con un rendimento fino al 109%; la manutenzione e i costi associati, però, sono piuttosto elevati.
- Una caldaia a pellet è alimentata da un insieme di materiale granulare, chiamato appunto pellet, che brucia lentamente per produrre calore. L’efficienza termica di queste caldaie è piuttosto elevata grazie all’alta concentrazione di calore prodotta dal combustibile. La manutenzione di queste caldaie, inoltre, è relativamente semplice e poco costosa, ma i prezzi del pellet possono variare notevolmente.
- Infine, le caldaie a olio combustibile funzionano proprio attraverso l’utilizzo di olio combustibile specializzato o di olio usato. Queste caldaie possono essere installate in luoghi dove non è disponibile l’alimentazione a gas naturale o GPL, in cui può essere possibile l’installazione di una caldaia a condensazione. Anche se l’efficienza energetica è più bassa rispetto alle altre caldaie, i costi di manutenzione delle caldaie a olio combustibile sono piuttosto contenuti.
La scelta, quindi, va presa solamente in base alle proprio condizioni e alle proprie esigenze, dal momento che tutte queste caldaie sono ugualmente funzionanti e prestanti.