La conoscenza dei processi industriali non è, certamente, appannaggio del pubblico di massa. Esistono, però, dei procedimenti particolarmente importanti e diffusi, tanto da trovare applicazione anche nel quotidiano dei privati cittadini, destandone, dunque, l’interesse.
Ne è l’esempio lampante la sabbiatura criogenica, un procedimento particolarmente innovativo con cui è possibile sottoporre a pulizia profonda materiali di diverso genere, con elevata efficienza.
Come suggerisce il nome, la sabbiatura criogenica si serve di ghiaccio secco o, meglio, di anidride carbonica portata allo stato solido, per la sua attuazione. Questo procedimento permette di eseguire operazioni di pulizia su diverse tipologie di materiale.
Vista la versatilità del processo di sabbiatura criogenica, come vedremo nei prossimi paragrafi, esso trova applicazione in svariati ambiti. Il procedimento in oggetto viene messo in atto per poter rimuovere sporco, ruggine e qualsiasi altra tipologia di agente contaminante capace di attecchire su un materiale. È possibile, dunque, eseguire la sabbiatura criogenica sulla plastica, sui metalli, sul legno e, addirittura, sul vetro, tra gli altri. Questo procedimento è particolarmente diffuso e si serve delle ultime tecnologie in ambito industriale allo scopo di offrire a chi lo richiede un servizio di pulizia professionale e approfondito con cui poter preservare l’integrità della superficie agevolmente.
Di fatto, del resto, la sabbiatura criogenica venne introdotta circa 40 anni fa e, pertanto, ha avuto modo di essere migliorata nel tempo. Già da allora, comunque, si cominciò a manifestare l’esigenza di sottoporre determinati materiali a processi di sabbiatura che fossero più sicuri ed efficienti. La sabbiatura criogenica, infatti, non servendosi di materiali abrasivi o della classica sabbia, permette di rimuovere i contaminanti dalle superfici senza rischiarne il danneggiamento.
La procedura richiede, come detto, l’utilizzo del ghiaccio secco, con cui poter ridurre notevolmente le percentuali di rischio riguardanti la rottura o la compromissione dell’integrità della superficie.
È importante tenere presente, quando si decide di sottoporre determinati materiali al processo di sabbiatura criogenica che occorre rivolgersi a delle realtà esperte di settore per poter ricevere un servizio adeguato alle proprie necessità. Come già precedentemente accennato, comunque, non si tratta di una missione impossibile, vista la diffusione capillare di questo metodo da un po’ di anni a questa parte. Per questo motivo, chi è in cerca di una ditta che si occupi di sabbiatura criogenica Verona, Mantova, Reggio Emilia o in qualsiasi altra città d’Italia non avrà assolutamente problemi nel trovarlo.
Sabbiatura criogenica: tutto ciò che c’è da sapere su come viene messa in atto
Entrando nel merito della questione tecnica riagganciandoci a quanto affermato in precedenza, vediamo come la sabbiatura criogenica si servi di ghiaccio secco, ossia, di anidride carbonica trasformata allo stato solido.
In questo modo è possibile effettuare una pulizia molto profonda delle superfici. L’anidride carbonica impiegata nel processo di sabbiatura criogenica viene, dunque, prima raffreddata e, successivamente, compressa e trasformata, in modo da poterne proiettare i granelli sulla superficie da trattare con una velocità controllata e servendosi di un macchinario apposito.
Il processo di sabbiatura criogenica si basa su un effetto termico ed uno meccanico, con quest’ultimo che viene permesso dal contatto del ghiaccio con il materiale e, il secondo, relativo alle temperature particolarmente basse a cui avviene. Il procedimento di sabbiatura criogenica, infatti, avviene alla temperatura di -78.5°C. Così facendo, si ottiene una contrazione dei contaminanti in grado di generare una tensione che ne agevola la rimozione dalla superficie. Per quanto, invece, concerne l’effetto termico, come detto, il ghiaccio secco è in grado di trasferire il calore dalle superfici su cui viene proiettato con una particolare rapidità.
Campi di applicazione e benefici della sabbiatura criogenica
Il processo di sabbiatura criogenica trova, come accennato nei primi paragrafi, applicazione in svariati ambiti. Questo, proprio a fronte dei suoi molteplici vantaggi, ma andiamo per gradi. Questa operazione di pulizia profonda viene adoperata nell’industria aeronautica e in quella automobilistica, ma anche in quella alimentare e nel restauro di monumenti e altre tipologie di beni culturali che possono riscontrare dei danni se si attuano metodi di pulizia differenti.
Il processo di sabbiatura criogenica arreca vantaggi svariati a chi decide di metterlo in atto, principalmente relative all’assenza di solventi chimici, sostanze detergenti aggressive o abrasive e all’intensità sempre sotto controllo del macchinario con cui viene messo in atto.
Con tutti questi punti di forza, la sabbiatura criogenica ha modo di garantire l’integrità dei prodotti, oltre ad un bassissimo impatto ambientale e una quantità particolarmente irrisoria di materiali da smaltire che si rifà, esclusivamente, al materiale rimosso dalle superfici stesse.
Il procedimento in oggetto viene attuato su tutti quei materiali in grado di resistere alle sollecitazioni relative allo shock termico che lo caratterizza e, pertanto, ne assicura le condizioni, pur offrendo una pulizia profonda e professionale con cui poter riutilizzare al meglio l’oggetto stesso o sottoporlo ad ulteriori preparazioni.