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Magic: The Gathering, come nasce e le regole principali per giocare

Magic The Gathering

Magic: The Gathering è nato nel 1993 e la sua storia è affascinante quanto le regole che lo compongono, che tengono con il fiato sospeso tutti i giocatori che decidono di cimentarsi nelle sfide in questione.

Magic: The Gathering, alcune info sulla sua storia

Il gioco di carte collezionabili Magic: The Gathering è senza dubbio il primo che è riuscito a creare un mix tra attività ludica e carte da collezionare. Dopo quest’invenzione, che è stata definita come un vero e proprio capolavoro, sono nati poi anche Yu-Gi-Oh! e Pokémon. In tutti e tre i casi, ma specialmente nel primo, ciò che attira sempre di più i collezionisti è il sistema di regole particolari su cui il gioco si basa, ma non solo. Anche il fatto che non vi è un limite di numero nelle carte da poter collezionare attira tanto, così come la possibilità di far durare tanto ogni sfida e di vivere una vera e propria avventura basata sulla magia, fantasia, sulla sconfitta dei mostri avversari e tanto altro.

Chiamato pure “Magic: l’Adunanza”, il gioco di carte in questione piace non solo a bambini e adolescenti di quasi tutto il globo, ma anche a persone adulte. Per quanto riguarda la sua nascita, questa risale al 1993, anno in cui il creatore Richard Garfield diede forma a quello che sarebbe diventato poi un gioco capace di incantare tutto il mondo. Tutto però iniziò nel 1991, quando Garfield fece una proposta all’azienda Wizard of the Coast, ovvero quella di realizzare un gioco chiamato “RoboRally”. Quest’ultimo però fu bocciato dal direttore Adkison, che preferiva che il suo dipendente lavorasse su qualcosa di più particolare e che potesse interessare di più al pubblico. Per questo Garfield ebbe un’idea geniale.

L’idea dell’inventore di Magic e le regole principali

Garfield iniziò così a modificare quello che un tempo aveva chiamato “Five Magics” e che era una vecchia idea di un gioco che non aveva mai provato realmente a realizzare, ma che era sempre e solo rimasta come pensiero senza forma. Piano piano però cominciò a delineare i dettagli e fin dalla prima presentazione del progetto, avvenuta nel 1992, la Wizard of the Coast riuscì subito a trovare persone disposte a investire sul gioco di Garfield. Fu così che nel 1993 Magic: The Gathering era nato.

Per quanto riguarda poi il regolamento, questo consiste nel realizzare una vera e propria sfida tra due giocatori, che vestono i panni di due maghi. Ognuno ha un punteggio-vita di 20 punti e un mazzo di carte. Sette di queste formano un ventaglio da usare nella prima fase della partita, mentre le altre compongono il cosiddetto “grimorio” da cui ogni mago prenderà una carta appena tocca a lui cominciare il nuovo turno. Si perde nel momento in cui non si hanno più punti, se si hanno dai 10 segnalini veleno su di sé in poi, ma non solo. Anche se si abbandona la partita in automatico si è considerati perdenti, così come si dovesse verificare il caso in cui una persona dovesse sia vincere sia perdere in contemporanea. Non vi è poi l’obbligo di giocare solo in due, visto che è possibile anche essere in compagnia di più giocatori. Il vincitore sarà quindi colui che rimarrà con più punti vita rispetto agli altri.

Queste, in linea generale, sono le regole che costituiscono il gioco di carte collezionabili in questione, ma è anche vero che poi sono presenti numerosi dettagli da tenere in considerazione e a volte sono proprio questi che incuriosiscono coloro che non hanno mai provato a giocare.