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Come separare i metalli

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Ormai, si tratta di una prerogativa di tutta l’umanità. Rispettare l’ambiente non significa soltanto provare ad assicurarsi un presente migliore, ma soprattutto, garantire alle prossime generazioni un futuro radioso, libero dalle conseguenze delle irresponsabilità del passato. È ben noto, ormai, che il cambiamento climatico che sta assoggettando le attuali dinamiche mondiali sia una diretta conseguenza del riscaldamento globale.

Questo processo viene, a sua volta, innescato dalle pratiche di industrializzazione indiscriminata che, nel corso dei decenni, si sono diffuse a macchia d’olio. Oggi, il mare e l’ambiente in generale sono più inquinati che mai e, gli errori perpetrati dall’umanità in quest’arco di tempo si stanno riflettendo in maniera preponderante sul clima, attraverso fenomeni catastrofici, aumenti vertiginosi delle temperature ed eventi mai visti prima.

Sebbene in molti paesi del mondo, specie quelli meno sviluppati, si producano diversi rifiuti senza, però, istituire un’etica del riciclo, le nazioni più avanzate si stanno rivelando particolarmente sensibili alla tematica ambientale, attuando intere politiche volte a gestire i rifiuti con consapevolezza. Scopriremo, nelle prossime righe, che oggi è possibile riciclare moltissimi materiali, tra cui anche i metalli, attraverso processi particolari che avvengono all’interno di impianti per la separazione densimetrica. Vediamo, di seguito, tutti i dettagli al riguardo.

Perché si ricicla nei paesi più sviluppati?

Come detto, gli stati più sviluppati stanno prestando sempre più attenzione all’emergenza climatica e alle pratiche contenitive ad essa relative. Negli ultimi tempi, le politiche istituite all’interno di questi paesi hanno rappresentato un valido aiuto nella diffusione della pratica della raccolta differenziata. Attraverso le regole e le norme emanate al riguardo, infatti, questi stati sono stati in grado di assicurarsi nuovi processi di creazione di energia rinnovabile, attraverso l’incenerimento dei rifiuti non differenziati.

Al rovescio della medaglia, invece, un’elevata percentuale di materiale di scarto raccolto ha avuto modo di essere riutilizzata dalle aziende in nuovi modi. Attualmente, l’impegno delle aziende nella creazione di un’economia circolare ed ecosostenibile non risulta soltanto una scelta etica, ma una vera e propria chiamata da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica, mirata a salvaguardare l’ambiente dalle emissioni nocive.

Gestire meglio o ridurre lo scarto di produzione tra i cittadini, invece, è un obiettivo conquistabile attraverso la sensibilizzazione riguardo il tema del riutilizzo e del riciclo. Fare la raccolta differenziata, infatti, rappresenta il piccolo, grande, contributo di ogni singolo individuo di una comunità, al fine di coadiuvare le grandi catene in questa rivoluzione green che ci permetta di risanare una situazione già critica.

Cosa si ricicla?

Attualmente, è possibile riciclare la stragrande maggioranza dei materiali, tra cui anche quelli composti, sebbene necessitino di un trattamento preventivo. Si tratta di una pratica, quella del riciclo, che ha reso possibile il riutilizzo di materiali che, in passato, sarebbe stato impensabile ritrovare al termine del loro ciclo di vita.

Vetro, fibre tessili, alluminio, carta e plastica sono solo alcuni dei materiali composti che possono tornare grazie al riciclo.  Separare il metallo, poi, è una pratica d’appannaggio di aziende specializzate nel settore di recupero di materiali, essendo soggetta, come detto, all’utilizzo di materiali specifici.

I macchinari di separazione del metallo vengono posti a valle di impianti di triturazione di materiali ferrosi e non ferrosi. In questa fase, i metalli vengono liberati dalle impurità, aumentando il valore aggiunto dei materiali trattati.

Come separare il metallo

Tra i vari processi con cui è possibile separare il metallo, citiamo quello elettrostatico. Esso è effettuato attraverso una serie di operazioni di pretrattamento che rendono possibile la divisione dei diversi componenti dei materiali indifferenziati a partire dalle proprietà elettrostatiche tipiche degli elementi di cui sono composti. Il metodo si serve di separatori elettrostatici che, utilizzando dei campi elettrici ad alta differenza di potenziale riescono a separare tra loro i componenti di rifiuto di diversa conducibilità elettrica, permettendo di riciclare il metallo alla perfezione, donandogli nuova vita.

Questi sistemi vengono impiegati anche negli impianti di trattamento dei materiali raccolti attraverso la differenziata. In questo modo, infatti, è possibile separare la frazione conduttrice, ossia i metalli, da quella non conduttrice. Questi macchinari agiscono ad altissimi regimi, pur di rendere possibile il riutilizzo di materiali che, se scartati, recherebbero un danno all’ambiente non indifferente. Gli impianti di separazione del metallo, infatti, si occupano di disunire le componenti che presentano diversa umidità o diversa capacità di elettrizzarsi, utilizzando campi differenti dove i materiali vengono scissi per mezzo delle differenti proprietà elettrostatiche che li caratterizzano.

Come vediamo, l’industria cambia, si evolve e si apre a delle possibilità considerate impensabili in passato a causa del dispendio di energie, tempo e denaro che avrebbero richiesto. Oggi, però, il cambiamento climatico rappresenta, forse, la principale emergenza condivisa da tutti i paesi del mondo. Per questo motivo, fare fronte comune è l’unico, vero, modo per provare a contenere le conseguenze di un comportamento irresponsabile nei confronti dell’ambiente, portato avanti per diversi anni senza remore alcuna.